Il Consigli di stato, sezione VI, con la decisione 1417 depositata il 24/03/2014 ha approvato il reinserimento delle apparecchiature per la cavitazione e la luce pulsata nella lista dei macchinari estetici che è possibile utilizzare nei centri estetici per trattare la cellulite ed effettuare la depilazione. Questo riesame e successivo stravolgimento della norma di esclusione è stato possibile grazie al nuovo parere tecnico sanitario, che da una parte esprime ancora perplessità riguardo agli strumenti in oggetto in quanto intrinsecamente pericolosi per la salute umana ma dall’altra parte non sono stati evidenziati studi clinici e scientifici che comprovano uno diretto collegamento ai danni eventualmente da questi creati. La sentenza, tenutasi il 24 marzo 2014, ritiene infatti illegittimo aver escluso, o limitato in potenza o intensità, apparecchiature estetiche quali gli ultrasuoni a bassa frequenza per il trattamento delle adiposità localizzate (la cosiddetta cavitazione), la luce pulsata per foto-depilazione e il laser per la depilazione estetica. In particolare, il Consiglio di Stato chiede di dare evidenze scientifiche sulla pericolosità degli strumenti esclusi e/o specificare se le ragioni del parere del Consiglio Superiore di Sanità sono da attribuirsi alla “inadeguata preparazione professionale dell’estetista”.
Quindi che fare da oggi? Se negli ultimi anni hai chiuso nello sgabuzzino la tua cavitazione o luce pulsata, puoi rispolverale e riproporle ai tuoi clienti: basta che abbiano il marchio CE della Comunità Europea (che tanto ci tutela e ci sostiene) e che la destinazione del macchinario sia a uso estetico. Ma le persone si fideranno ancora di queste tecnologie, che sono state considerate pericolose e quindi bandite dagli Istituti di bellezza?