BONUS RICERCA E SVILUPPO 2018

Il Bonus Ricerca e Sviluppo (R&S) è un’agevolazione fiscale che  consiste nel riconoscimento di un credito d’imposta a tutte le imprese che effettuano investimenti incrementali in ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Questo al fine di aumentare l’innovazione e la loro competitività ottenendo in cambio un credito di imposta.

Nel 2018, per effetto delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2017, l’aliquota del credito d’imposta del bonus è pari al 50% per tutte le tipologie di spese sostenute ed entro il limite massimo di 20 milioni di euro annui (limite che, precedentemente, era fissato a 5 milioni).

Così come per Il Bonus Pubblicità, anche il Bonus ricerca e sviluppo 2018 spetta solo alle imprese che effettuano investimenti incrementali rispetto agli anni precedenti! In particolare Il credito d’imposta per gli investimenti in Ricerca e Sviluppo spetta a tutte le imprese che sostengono spese in misura superiore rispetto all’investimento medio dei tre periodi d’imposta precedenti al 31 dicembre 2015 entro il limite di 20 milioni di euro all’anno.

L’importo massimo del credito riconosciuto a ciascun soggetti beneficiario è pari a 20 milioni di euro ma per il riconoscimento del bonus sarà necessario sostenere attività in ricerca e sviluppo per un importo pari almeno a 30 mila euro nel periodo d’imposta in cui si richiede l’agevolazione.

Sono agevolabili con il credito d’imposta ricerca e sviluppo 2018 tutte le spese relative a ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Tali spese dovranno avere natura incrementale rispetto al triennio precedente, esser pari almeno a 30 mila euro e prevedere un credito d’imposta massimo di 20 milioni di euro.

Rientrano tra i costi ammessi al bonus quelli per:

  • personale altamente qualificato e tecnico,
  • contratti di ricerca con università, enti di ricerca, imprese, start up e PMI innovative,
  • quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio,
  • competenze tecniche e privative industriali.

Possono beneficiare del credito di imposta per Ricerca e Sviluppo tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa. Questo indipendentemente dalla natura giuridica, dalle dimensioni aziendali, dal regime contabile adottato e dal settore economico di appartenenza.

Oltre ai titolari di reddito d’impresa, sono quindi ricompresi tra i soggetti interessati anche:

  • Le reti di imprese;
  • I consorzi;
  • Le stabili organizzazioni dello Stato di imprese non residenti;
  • Gli enti non commerciali (relativamente all’attività commerciale svolta);
  • Le imprese agricole. Imprese che determinano il reddito agrario ai sensi dell’art. 32 del DPR n 917/86;
  • Le imprese di nuova costituzione. Ovvero imprese che intraprendono quindi l’attività nel periodo di vigenza dell’agevolazione.

Soggetti esclusi

Non possono fruire dell’agevolazione del Bonus ricerca e Sviluppo le imprese sottoposte a procedure concorsuali.