La riforma della L. 181/89 sulle aree di crisi industriale è giunta a compimento: sulla Gazzetta Ufficiale infatti, è stato pubblicato il decreto contenente la rivisitazione delle condizioni di accesso e delle modalità di espletamento per l’attuazione degli interventi di riconversione e riqualificazione.
La riforma, risulta essere improntata a rende lo strumento più agevole e accessibile alle PMI e alle reti d’imprese, nonché più funzionale ad investimenti strategici ad alto contenuto tecnologico e con forte influenza sulla dimensione occupazionale nei territori interessati.
In linea generale si prevede:
- abbassamento della soglia minima di investimento da 1,5 milioni di euro a 1 milione di euro;
- procedure semplificate per l’accesso alle agevolazioni delle piccole imprese con investimenti inferiori a 1,5 milioni di euro;
- la percentuale del finanziamento agevolato che passa dal 50% fisso ad una percentuale che va dal 30 al 50%, a scelta dell’impresa;
- nuove tipologie di sostegno per favorire la formazione dei lavoratori e accordi di sviluppo per programmi di investimento strategici di importo pari o superiore ad 10 milioni di euro e con un significativo impatto occupazionale (c.d. fast track).
Il Ministero dello Sviluppo Economico, tramite una Circolare di prossima emanazione, fornirà le istruzioni circa i criteri e le modalità di assegnazione delle agevolazioni al fine di rendere operative le novità introdotte.