AGEVOLAZIONI SUI NUOVI REGISTRATORI DI CASSA TELEMATICI

Con la legge di bilancio 2019 ha preso definitivamente forma la misura prevista per i nuovi misuratori di cassa, che permetteranno la trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri. La recente notizia porta il sorgere di alcune domande del tutto lecite, prima tra tutte: “Su quale importo deve essere calcolato il credito di imposta per i nuovi registratori di cassa, sull’imponibile della fattura o sulla spesa totale (imp. + IVA)?”

 

Ciò che emerge è che il legislatore ha previsto un contributo pari al 50%  della spesa sostenuta, per un massimo di 250 euro per i rilevatori acquistati e 50 euro per quelli adattati.

Il contributo è concesso sotto forma di credito d’imposta di pari importo, da utilizzare in compensazione,  e il suo utilizzo è consentito a decorrere dalla prima liquidazione periodica dell’imposta sul valore aggiunto (IVA), successiva al mese in cui è stata registrata la fattura relativa all’acquisto del nuovo misuratore, o all’adattamento di quello già posseduto, ed è stato oltretutto pagato, con modalità tracciabile.

Infine, resta da chiarire la risposta al quesito iniziale. Il credito di imposta, in dettaglio, si calcola sull’imponibile del costo sostenuto per l’acquisto del registratore telematico poiché l’IVA, essendo un bene strumentale inerente l’attività di impresa, sarà interamente detratta dall’acquirente.