Nessun permissivismo in tema di transazioni in contanti è emerso dai recenti orientamenti del Mef che, al contrario, in tema di registrazioni ha manifestato una certa permissività ( si pensi alla possibilità di esibire il registro antiriciclaggio cartaceo entro tre giorni dalla richiesta degli organi accertatori).
Alla luce delle posizioni espresse con la circolare della Guardia di finanza n.83607 del 19/03/12, della prassi intervenuta sul tema e dei quesiti maggiormente ricorrenti in materia di antiriciclaggio, ecco alcuni chiarimenti sulle problematiche operative più frequenti, relative alle transazioni di contanti e pagamenti in assegni.
- L’acquisto di un televisore del prezzo di euro 2.900 può essere effettuato con questo saldo? Contanti 950, Pos 800, Assegno bancario euro 1.150.
La risposta è positiva. Unica condizione necessaria è che sull’assegno bancario sia inserita la clausola di intrasferibilità.
- La non possibilità di rateizzare ( se superiore ai mille euro) la distribuzione degli utili dalla società ai soci, riguarda la distribuzione del dividendo per le sole srl oppure anche snc o sas?
Le indicazioni ministeriali in merito alla mancata possibilità di rateizzare i dividendi in contanti concernono le srl e non le società di persone.
- È ammissibile il pagamento di un salario in contanti in quattro tanche di 300 euro cadauna?
No. Il contratto di lavoro fa riferimento normalmente all’importo mensile. Da ciò deriva che una ripartizione dei compensi in più rate non è prassi commerciale abituale e quindi deve considerarsi preclusa.
- È ammissibile pagare uno stipendio di euro 1500 attraverso anticipo in contanti di 800 e un assegno bancario di 700?
Sì, in quanto una parte del compenso viene erogata con strumento tracciabile.
- Nei confronti di un cliente che è anche fornitore della società si ha un debito di 3mila euro e un credito di 2500 euro. È ammissibile compensare i relativi debiti/crediti regolando la differenza in contanti?
Sì, in quanto la compensazione non viene a determinare trasferimenti in contanti fra diversi soggetti.
- Una fattura di 3200 euro (Iva compresa) può essere pagata in quattro rate in contanti di 800 euro cadauna con scadenza 30, 60, 90, 120 giorni?
La risposta è positiva. Tale modalità di pagamento è ammissibile.
- Da quando si applica la sanzione minima dei 3 mila euro sulle irregolarità attinenti contanti e assegni?
La sanzione minima di 3 mila euro è stata introdotta dal dl 31 maggio 2010 n.122/2010. Tale sanzione si applica, quindi, per le violazioni perpetrate a far data dal 16 giugno 2010.