Donne e lavoro: al via il programma “Microcredito Donne” legato alla campagna promozionale “Riparti da te! Bella impresa essere donna”.
La necessità di sviluppare un tale progetto nasce dal fatto che l’accesso al credito è stato sempre un ostacolo insormontabile per le donne, intenzionate a creare una propria impresa, perché la prassi comune prevedeva tassi d’interesse maggiori, importi accordati inferiori e soprattutto maggiore richiesta di garanzie. Anche i dati statistici, relativi al 2012, confermano le difficoltà che hanno dovuto affrontare le donne per accedere al credito: solo il 7% di esse l’ha ottenuto, a differenza del 15% degli uomini. Ecco allora che il microcredito di genere si rivela una strategia vincente per l’imprenditoria femminile.
L’iniziativa è gestita dall’Ente nazionale per il microcredito, che non è un’istituzione bancaria, né un ente erogatore, ma può realizzare fondi di garanzia attraverso accordi con altre istituzioni e indirizzare le aspiranti imprenditrici verso i canali adeguati per ottenere prestiti fino all’importo massimo di 25mila euro. Il microcredito viene definito come “credito di piccolo ammontare finalizzato all’avvio di un’attività imprenditoriale o per far fronte a spese d’emergenza, nei confronti di soggetti vulnerabili dal punto di vista sociale ed economico, che generalmente sono esclusi dal settore finanziario formale”.
Esso si differenzia dal credito tradizionale perché chi lo eroga non può richiedere garanzie personali. Infatti, a copertura dei microincentivi ottenuti, devono essere forniti dei fondi di garanzia da istituzioni, sia pubbliche che private, in modo tale da garantire al soggetto finanziatore la copertura del rimborso nel caso in cui il beneficiario dello stesso non abbia la possibilità di effettuarlo autonomamente.
S La proposta del Microcredito di genere sembra essere una possibilità concreta per tutte le donne italiane che hanno sempre desiderato avviare un’attività imprenditoriale, per realizzarsi sia a livello professionale sia a livello economico, ma che hanno sempre rinunciato a ripartire da se stesse perché credevano che trasformare le proprie idee in realtà fosse un’impresa troppo ardua. Solo il tempo potrà confermare l’effettiva efficacia del progetto “Microcredito donna”, una cosa però è certa, in Italia la voglia di impresa delle donne è tanta e lo dimostrano le 5.000 aziende rosa in più iscritte in un anno nel Registro delle imprese delle Camere di commercio.