SENTENZA STORICA: SOVRAINDEBITAMENTO IN 30 ANNI !!

Ritorniamo a parlare di Crisi da sovraindebitamento perché qualche giorno fa a Parma c’è stata una sentenza storica a favore di una famiglia residente a Sorbolo! Il Giudice del Tribunale di Parma ha omologato il “Piano del Consumatore” che, di fatto, annulla 80 mila euro di debiti contratti da un consumatore per il mutuo casa, ben  4 Finanziarie ed altri debiti con Equitalia, riducendoli da 240 a 160 mila.

Ma ciò che lascia sbalorditi i più, dando al tempo stesso una speranza a chiunque si ritrovi nelle stesse difficili situazioni, è il lasso di tempo consentito alla famiglia, che avrà a disposizione ben 30 anni per ripagare il debito residuo. In questo modo un debito impossibile da ripagare è diventato sostenibile attraverso una  quota mensile di poco più di 300 euro.

Un precedente importantissimo  dal momento che la cartella esattoriale  unitamente ai debiti, sono stati ritenuti insostenibili  e ben al di sopra delle possibilità del debitore, per questo il Giudice  ha modulato i debiti  sulla base del reddito garantendo la possibilità di provvedere alle  esigenze quotidiane con il resto dello stipendio  restituendo una vita normale e dignitosa al proprio assistito subissato dai debiti.

Una notizia splendida, considerando il gran quantitativo di italiani oggi impegnati in una deprimente lotta contro le cartelle esattoriali.  La legge sul sovraindebitamento rappresenta una scialuppa di salvataggio per i contribuenti che annaspano in un mare di debiti. Viene di fatto data loro l’opportunità di accordarsi con il creditore dinanzi a un giudice, al fine di individuare una soluzione che possa andare bene a entrambi. Il debitore potrà dunque mettersi in regola con modalità che ne evitino il tracollo finanziario. Il creditore invece rientrerà in possesso del dovuto.

Ma quando si può accedere al piano del consumatore? La procedura è contemplata dalla legge numero 3 del 27 gennaio 2012, si rivolge esclusivamente alle persone fisiche che abbiano contratto debiti per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale, ovverosia ai consumatori. La legge n.3 del 2012, che regola la “Composizione della crisi da sovraindebitamento” prevede la possibilità per i consumatori in difficoltà di rinegoziare i propri debiti con i creditori sulla base di un piano di ristrutturazione del debito: il “Piano del consumatore appunto.” Se approvato, il Piano permette di sospendere tutte le procedure esecutive (sia quelle già in corso, sia quelle che devono partire) e di sanare i propri i debiti, senza doverli per forza ripagare interamente.

Si può accedere al “Piano del consumatore” solo a determinate condizioni, che dipendono soprattutto dal soggetto, dalla sua buona fede e dal tipo di debito. Possono fare richiesta della procedura i consumatori, nei casi di sovraindebitamento, cioè quando i debiti sono talmente alti che il consumatore non può oggettivamente risanarli con il proprio patrimonio.

Il debito non deve essere “colpa” del consumatore, ma dipendere da cause sopravvenute a lui non imputabili. Sarà il giudice a fare questa valutazione. Per dimostrare questo il consumatore deve fornire tutta la documentazione necessaria a descrivere accuratamente la propria situazione economica e patrimoniale avvalendosi della consulenza di un professionista.