STIPENDIO ACCREDITATO SULLA CARTA POSTEPAY

Come vi abbiamo documentato con la newsletter del 21.06.2018, dal 1° luglio 2018  tutti i datori di lavoro sono tenuti a corrispondere ai lavoratori la retribuzione (e gli anticipi sulla stessa) solamente attraverso pagamenti tracciabili tramite banca o ufficio postale.  Per il pagamento degli stipendi saranno ammessi, in pratica, solo i seguenti mezzi di pagamento:

  • bonifico sul conto del lavoratore;
  • pagamento in contanti presso lo sportello bancario o postale in cui il datore ha un conto corrente di tesoreria aperto con mandato di pagamento;
  • assegno da consegnare al dipendente o a un suo delegato, in caso d’ impedimento.
  • strumenti di versamento elettronici.

Soffermandoci su questi ultimi, tra gli strumenti di versamento elettronici rientrano anche gli accrediti su carta PostePay, ed in particolare gli accrediti sulla carta Postepay Evolution. Ma facciamo delle precisazioni.

Postepay: cos’è? Si tratta di una carta equiparabile per dimensioni alla classica carta di credito. La differenza tra la carta di credito bancaria e la postepay sta nel fatto che mentre la prima si poggia su un conto corrente, la seconda è una carta prepagata, cioè uno strumento di pagamento che consente di operare solamente se prima vi sono stati accreditati dei soldi.

La Postepay, quindi, non necessita di un’attivazione di un conto presso le poste. Ora, va detto che una normale carta Postepay non consente di ricevere bonifici. Questo perché essa è sprovvista di codice iban, cioè di quel codice che identifica un preciso conto e che consente di ricevere, per l’appunto, accrediti mediante bonifico. Per ovviare a questo inconveniente, da qualche anno le Poste Italiane hanno introdotto una speciale carta prepagata denominata Postepay evolution. Si tratta di una carta Postepay  in grado di ricevere bonifici.

Ebbene, visti i cambiamenti apportati a partire dal 1° luglio 2018 in merito alle modalità di pagamento dello stipendio per cui non è più consentito corrisponderlo in contanti, è bene precisare che entrambe le carte PostePay possono essere utilizzate per l’accredito dello stipendio. Con la differenza che, mentre per Postpay Evolution farà fede la ricevuta del bonifico, per la Postpay gialla il datore, non potendo fare il bonifico,  dovrà conservare la ricevuta di ricarica. L’Ispettorato Nazionale del Lavoro, infatti, si è espresso chiaramente in merito a ciò e ha chiarito che è ammesso il pagamento dello stipendio su prepagata Postepay purché il datore rispetti l’onere di conservare le ricevute di pagamento. Tutto questo in conformità alla regola generale secondo cui  non è sufficiente la firma della busta paga come prova dell’avvenuto pagamento: è preciso dovere del datore di lavoro conservare le ricevute dei versamenti per poter provare la regolarità della retribuzione mensile.